Mais Antichi, un’eccellenza bollenghina

Mais Antichi, un’eccellenza bollenghina

Venerdì 3 settembre, presso l’Azienda Agricola Franco Andrea a Bollengo, si è tenuto il primo di quattro appuntamenti dedicati ai Mais Antichi Piemontesi. I successivi si terranno a Pralormo e ad Avigliana entro la fine del mese di settembre.

Gli incontri sono stati organizzati dall’Associazione Mais Antichi Piemontesi in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino, l’Università di Pollenzo e la Regione Piemonte, allo scopo di studiare, tutelare e promuovere le antiche varietà di mais.

Le varietà di mais antichi coltivate sul territorio piemontese sono 7 di cui 3 sono tipiche canavesane: pignoletto rosso, nostrano dell’isola e ostenga bianco.

Protagonista dell’evento a Bollengo è stato l’otto file rosso coltivato da Andrea Franco, il quale ha condotto i ricercatori in campo insieme a Loris Livio Caretto, proprietario dell’omonima azienda agricola a San Giorgio Canavese. I due agricoltori hanno illustrato i sistemi di coltivazione e le particolarità di questo cereale antico, con il principale obiettivo di valorizzarne la tipicità e preservarne la biodiversità.

Infatti, l’otto file rosso, coltivato da Andrea Franco, è una varietà estremamente rara con un patrimonio generico puro e per questo motivo va coltivata a distanza da altri mais per evitare che si mescoli e perda in purezza. Oltre a ciò, questa particolare varietà possiede caratteristiche organolettiche e valori nutrizionali unici e introvabili in altri tipi di mais.

L’organizzazione conta, a breve, di ripetere gli incontri coinvolgendo gli studenti di agraria dell’Ateneo torinese e di portare in campo anche alcune classi delle Scuole Superiori del Canavese per promuovere la conoscenza di quest’eccellenza tutta piemontese.

La coltivazione dei mais antichi è importante, non solo dal punto di vista agricolo, ma anche per la produzione di prodotti tipici canavesani come la farina per polenta, le paste di meliga e le miasse.

Al termine dell’incontro, a tutti i partecipanti è stata offerta una degustazione di birra realizzata dal birrificio “La Vecchia Ivrea”, utilizzando sia il mais sia il luppolo prodotti da Andrea Franco, con risultati davvero ottimi.

Foto e articolo: La Sentinella del Canavese del 10 settembre 2021

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